Cari Amici,

Come sapete il mese di Ottobre è dedicato allo “ Sviluppo economico e comunitario“. Il tema meriterebbe un trattato ma non è mia intenzione tediarvi. Cercherò di essere schematico.

Lo sviluppo economico e comunitario è un tema di difficile trattazione ma va inquadrato essenzialmente in tre fattori:
1) La crescita demografica degli ultimi 70 anni che è stata senza pari nella storia dell’umanità. Pensate che siamo passati da 2,5 mld di persone
del 1950 a 7,5 mld di oggi, nel 2050 saremo 9,2 mld.
E’ da qui che parte e si conclude ogni ragionamento. I paesi oggi sviluppati o a economia “matura” hanno sperimentato un incremento di domanda senza precedenti per via della crescita della popolazione. Questo ha portato una crescita economica stabile (a parte crisi periodiche di breve durata) e un forte miglioramento delle condizioni di vita di questi paesi. La crescita della popolazione e dell’economia come sappiamo è andata a discapito dell’ambiente e delle risorse naturali che sono e rimangono “limitate”. I paesi a economia matura sono destinati a crescere ben poco nei prossimi anni mentre probabilmente manterranno elevati standard di vita rappresentando una calamita per flussi migratori da paesi svantaggiati.
Di questa crescita non si sono avvantaggiati i paesi ancora oggi sottosviluppati, buona parte dell’Africa, dell’America Latina e parte dell’Asia. Sono questi i paesi dove la popolazione crescerà maggiormente nei prossimi 30/50 anni (Nigeria, Indonesia, e quasi tutti paesi dell’Africa sono in cima alle classifiche di crescita attesa) . E’ pertanto a loro che ci rivolgiamo quando parliamo di crescita economica. La crescita della popolazione implica la necessità di costruire case, infrastrutture, vie di comunicazioni e di ricorrere a consumi aggiuntivi quali abbigliamento e food oggi non presenti o presenti in parte.

2) Il secondo fattore è la rivoluzione tecnologica. L’avvento dei pc, poi di internet, e adesso dell’intelligenza artificiale e dei robot ha cambiato e cambierà radicalmente le nostre economie. Il lavoro andrà riqualificato perché i robot e l’Intelligenza artificiale svolgeranno molte attività ripetitive e a basso valore aggiunto che oggi vengono svolte dall’uomo. Molti lavori scompariranno ma altri nasceranno. Dobbiamo essere attenti a capire questi cambiamenti e anticiparli.

3) Il terzo fattore come ho accennato all’inizio è dato dall’ambiente. Vi faccio un esempio: inizialmente ad abitare in una casa di 100 mtq (spazio e risorse finite ovvero limitate) eravamo in tre, stavamo molto bene. Dopo 40 anni non siamo più 3 ma siamo 6 dopo 70 anni siamo in 9. La situazione diventa più complicata da gestire, per fare un esempio: inizia a mancare l’acqua calda quando ci si deve fare la doccia, il frigorifero non sempre è pieno….

Quello che voglio dirvi è che le risorse sulla terra sono limitate, è impensabile non tenerne di conto se nel 1950 la popolazione mondiale era di circa 2,5 mld di persone e nel 2050 sarà quasi di 9,5 mld di persone significa che nella “casa Terra” gli occupanti sono quasi quadruplicati con le stesse risorse naturali a disposizione! Sappiamo anche che l’uso intensivo di risorse energetiche fossili ha e sta riscaldando il pianeta mettendo a rischio non solo la crescita futura ma addirittura la vita. Concludendo, voglio chiarire che i tre elementi di sfida che ho elencato non devono essere considerati solo come “minacce” ma soprattutto come grandi opportunità da cogliere nel rispetto dei valori umani, culturali, e di rispetto dei più bisognosi. Il Rotary ha tra i vari scopi quello di perseguire e favorire la crescita della persona e della comunità nel rispetto di valori ben precisi come l’amicizia, l’integrità, la diversità, la leadership e il service. Cerchiamo di indirizzare pertanto il nostro sforzo verso tali valori ma avendo ben presente il quadro di riferimento attuale e futuro.

Un caro saluto a tutti

Luca Santi