In occasione del Darwin Day che si tiene il 12 Febbraio di ogni anno, i Club Rotary Filippo Lippi, Rotary Prato e Lions Castello dell’Imperatore organizzazione un convegno, che si terrà Sabato 17 Febbraio presso l’Aula Magna del PIN, dal titolo “Origini: sulle tracce dell’evoluzione umana”.

Lo studio scientifico dell’evoluzione umana è iniziato fra la seconda metà del XVII e la fine del XIX con una serie di contributi e dibattiti di cui furono protagonisti fra gli altri Linneo, Lamarck, Darwin, Wallace, e Haeckel. Pur disponendo ancora di evidenze empiriche molto limitate, quei pionieri dell’antropologia gettarono le basi dello studio scientifico dell’origine degli umani moderni e delle loro relazioni con altre specie di Primati.

Da quei primordi lo studio dell’evoluzione umana ha fatto enormi progressi, grazie alla scoperta di una grande quantità di fossili e di manufatti umani preistorici, ma soprattutto grazie all’utilizzazione di tecniche allora inimmaginabili per la datazione assoluta dei reperti e per la loro analisi strutturale. A questi si sono aggiunti metodi di analisi fisica e chimica che permettono di ricostruire la dieta degli antichi umani e di ricavare informazioni sugli stili di vita e sulla mobilità.

Ma è soprattutto dagli studi di genetica delle popolazioni umane e dalle analisi del DNA antico che sono venuti alcuni dei contributi più originali e rivoluzionari nello studio dell’origine, della diffusione geografica e delle antiche vicende demografiche di Homo sapiens e di altre specie umane. Uno dei dati più evidenti che derivano dalla integrazione di informazioni paleoantropologiche, genetiche e paleogenetiche, archeologiche, paleoclimatiche e paleoecologiche, è che il genere Homo è emerso circa due milioni e mezzo di anni fa nell’ambito di un processo evolutivo molto complesso e articolato, che si è svolto in Africa sullo sfondo delle trasformazioni climatiche ed ecologiche che hanno interessato quel continente a partire da circa 7 milioni di anni fa.

Gli umani anatomicamente moderni – Homo sapiens – sono a loro volta comparsi circa 300.000 mila anni fa sempre nel continente africano e da lì si sono diffusi su tutto il pianeta, sovrapponendosi a forme umane comparse precedentemente, con le quali hanno intessuto rapporti di competizione ma anche di integrazione genetica e probabilmente culturale.

Gli studi sull’evoluzione umana sono oggi un campo di ricerca fra i più dinamici, che si arricchisce quasi quotidianamente di nuove scoperte, e i modelli dell’evoluzione biologica e culturale umana sono in continuo aggiornamento.

Il convegno, offre l’opportunità per un aggiornamento su queste affascinanti tematiche, attraverso l’incontro con alcuni dei massimi esperti

Programma

Ore 10:00
Introduzione e saluti delle Autorità.

Ore 10:30
Giorgio Manzi (Ordinario di Paleoantropologia Università La Sapienza di Roma)
Nel mezzo dell’evoluzione umana e alle origini di Homo sapiens.

Ore 11:30
Jacopo Moggi Cecchi (Associato di Paleoantropologia Università di Firenze)
Le fasi più antiche dell’evoluzione umana.

Ore 12:30
Pausa pranzo.

Ore 15:00
Damiano Marchi (Associato di Paleoantropologia Università di Pisa)
Casi strani nell’evoluzione umana recente.

Ore 16:00
David Caramelli (Ordinario di Antropologia molecolare Università di Firenze)
Paleogenomica ed evoluzione umana.

Ore 17:00
Guido Chelazzi (Ordinario Emerito di Ecologia umana Università di Firenze)
Ecologia ed evoluzione umana.

Ore 18:00
Chiusura dei lavori.

Modera Lucia Livatino.

Per informazioni contattare il Presidente del Rotary Club Prato Prato Filippo Lippi Marco Giusti Cell. 3358087041

Rivedi il convegno

Guarda le interviste

Intervista al Sindaco di Prato Matteo Biffoni.

Intervista al Prof. Jacopo Moggi Cecchi.

Intervista al Prof. Giorgio Manzi.

Intervista al Prof. Damiano Marchi.

Intervista al Prof. David Caramelli.

Intervista al Prof. Guido Chelazzi.